lunedì 15 giugno 2009

PERICOLO ROSSO

Sono iniziati gli Esami e io mi sento ritornata bambina. Non per via di un eccesso di immedesimazione nei miei alunni che - primi e ultimi - ho visto crescere dalla I classe a oggi, ma - assai più prosasticamente - è capitato leggendo alcuni loro elaborati di italiano. La traccia n.1 della terna estratta, infatti, recitava (cioè, io recitavo... la fotocopia riportava... insomma, il titolo era):

    Anno 2012, l’Italia è in guerra. Con chi? Per quali motivi? E tu, quanto e come sei coinvolto nel conflitto?
A parte una bella "guerra dell'acqua" (forse ispirata dal cartellone di un lavoro di gruppo sui problemi del mondo), i nemici erano da "guerra fredda": Russia, Repubblica popolare cinese, Corea del Nord.
Chissà poi cosa mi aspettavo di diverso...

sabato 13 giugno 2009

TUTTO SI TRASFORMA

Tanto per cambiare, questa mattina, in conclusione della riunione preliminare per gli Esami di Stato conclusivi del I ciclo di istruzione, ho avuto un vivace scambio di opinioni con la mia coordinatrice didattica (o come diavolo la si deve chiamare)... Indi per cui vado a sfogarmi impregnando e costruendo la mia nuova panchina di compleanno :-)
.

venerdì 29 maggio 2009

ANTICHITA' E ATTUALITA'

Oggi, giornata di tema in classe, rileggendo un po' di poesia greca - lirici greci: gnam gnam - ho riscoperto l'acqua calda... in due modi: primo, alcune letture dovrebbero essere di tutti, non solo di chi sceglie il classico (sospirone); secondo, ma davvero la storia cicla e si ricicla!
Ecco, dunque, la dotta citazione:

    Se ora soffrite è per la vostra viltà:
    non date a dio la colpa.
    Proprio voi avete fatto grandi questi uomini,
    dandogli potere, e adesso siete schiavi.
    Da solo, ognuno va sull'orma della volpe,
    ma tutti insieme avete la testa vuota:
    siete sedotti dalla lingua e dalle parole di un uomo astuto,
    e non vedete le cose che succedono.
    (Solone)

martedì 19 maggio 2009

IDIOSINCRASIA O NEMESI?

Mi piacciono i grecismi! ...e credo di usarli bene, questa volta.
I fatti, che poi si riassumono in una sola affermazione: la pier-famiglia e il mercato immobiliare non c'azzeccano niente.
Ma proprio niente.

In possesso di un piccolo gruzzoletto, la madre disse un giorno: "Investiamolo nel mattone! Facciamo come quelli che vedono una piccola casa di sassi in rovina nell'erba, la comprano, la rimettono in sesto e la trasformano in una bellissima secondacasainmontagna,nientedichémapropriounamore". E l'acquisto fu fatto e costò anni e anni di litigate coniugali e spese che a farne il totale ci verrebbe una villa in una località esclusiva... E la casa è pure umida e se ci si va due settimane all'anno è tanto.

Però, poiché l'uomo è un animale che dimentica, l'avvenimento fu replicato: ottenuto un altro gruzzoletto per varie tristi vicende familiari, la madre mi disse: "Non pensi che potresti fare armi e bagagli ed andartene a stare per conto tuo?". Mi rifiutai, adducendo la scusa (ottima scusa) che non era tempo di mettere radici, che volevo vivere con un pezzetto di terra ma ancora non sapevo dove, e la decisione fu rimandata.
Passarono i mesi e alla fine decisi che per la mia salute e il mio equilibrio psico-fisico (così come per quello dei miei familiari, riconosco le mie colpe e responsabilità), sarebbe stato meglio emigrare in un piccolo pier-appartamento. Visto l'entusiasmo, i miei pensarono di favorirmi e alla fine si trovò una dignitosa dimora senza terra ma con uno studio per i miei libri.
L'idiosincrasia, però, era in agguato: l'affare sembrava concluso e l'ingresso nella nuova piercasa doveva avvenire entro fine maggio, MA... oggi, la telefonata: "Saremmo in ritardo con i lavori... Una settimana in più... Te la pagheremo, certo!".

Sarà forse meglio accantonare gli scatoloni e fare il cambio di stagione.

domenica 17 maggio 2009

lunedì 11 maggio 2009

RAGAZZA BOSCH

Tra le mie conoscenze c'è chi va pazzo per le infradito, chi per le borse, chi per il cibo, chi per le riviste di puntocrociame.
Da parte mia, non so resistere agli attrezzi.
Il pier-parco-macchine-utensili sarebbe già abbastanza vasto, e probabilmente più completo di quello della media della popolazione nazionale, ma navigando navigando ho visto due oggetti che non potevo lasciarmi scappare! Quindi ora possiedo anche uno spruzzavernice (utilissimo quando dovrò trattare la mia nuova libreria IVAR*) e un trapano tre-in-uno a batteria che sarebbero l'invidia del signor P.
Però è un segreto......................



* Kill Billy vol 2, eh eh eh

mercoledì 6 maggio 2009

SEI FORSE TU?

La piercasa è ancora in cantiere (nel senso che è ancora occupata e le mie -nuove e vecchie - cose si stanno accumulando, più o meno inscatolate, in salotto) e io ho già un gatto!
Come la prenderanno i genitori?
E come si chiamerà?
Epitteto?
Ungaretti?
Emilio?
Mah...

mercoledì 29 aprile 2009

-2

E dopo una prima infanzia difficile (si chiama Mosè perché è stato salvato... non dalle acque ma dal letame, semiassiderato), il Pier-gatto si è giuocato un'altra vita: ha volato per cinque piani e si è rotto il palato, la mandibola e la zampetta anteriore destra.
Però è vivo!

domenica 15 marzo 2009

EPPUR SI MUOVE(VA)

Dopo aver finto, ai primi del mese, di voler essere generato, L'ultimo Piero si è infine fatto nascere!

domenica 8 marzo 2009

venerdì 6 marzo 2009

(Senza parole, come le vignette della Settimana Enigmistica)

Si può leggere cambiando la parola "poesia" con "tesi": viene bene...
Eh eh eh!

Ah ah ah!
Eh.
Ah
.
...
Non fa ridere.




    Stavo per scrivere una poesia

    e poi invece ho fatto una torta

    mi ci è voluto
    quasi lo stesso tempo
    ovviamente la torta era una stesura
    finale

    invece una poesia avrebbe richiesto un po’ più
    di distacco prima di essere ultimata

    giorni, settimane e
    molta carta appallottolata nel cestino

    la torta ha subito trovato un suo pubblico
    che si precipita tra macchinine
    e camion di pompieri sul
    pavimento della cucina

    piacerà a tutti questa torta
    fatta di mele, mirtilli
    e albicocche secche molti amici
    diranno perché nei hai fatta
    solo una

    non succede lo stesso con le poesie.

    (Grace Paley tradotta da Elisabetta Lopalco)

lunedì 2 marzo 2009

ACQUA IN BOCCA

Leggo la notizia sulla privatizzazione dell'acqua pubblica e ripenso alla canzone Due parti di idrogeno e una di ossigeno di Marco Paolini e dei Mercanti di liquore (anzi, a dire il vero, ripenso all'intero album Sputi!):

domenica 22 febbraio 2009

IL COMPLOTTO

Ho una teoria
(sarà che il computer, dopo avermi inchiodato gli occhi per un pomeriggio, m'ha anche fuso il cervello):
Arisa è Paola Cortellesi,
vagamente travestitasi per vincere Sanremo.
Guardate con attenzione la fotografia
e ascoltatela quando
parla.

PIERPOLITICAMENTE SCHIERATA

Ebbasta! Uno ci prova ad essere discreto e ad allenare -sforzare- la sua obiettività e il suo equilibrio, ma poi si sveglia per l'ennesimo giorno all'alba (per cui con le difese e le forze contenitive altamente allentate) e legge questo. UFFAAAAA! Ebbasta...

giovedì 5 febbraio 2009

TEMPUS FUGIT

Eeeeeeh, il tempo vola, proprio, è nonostante passi le mie giornata al computer, non riesco a battere neanche una riga per Il tempo delle Piere... infinita tristezza!
Metto un cartello di "lavori in corso", che è meglio, e un "tornerò!" (...col mio scudo o sul mio scudo...)Pi esSe per gli amici di Facebook (suoi amici):
visitateLa Giulietta

giovedì 13 novembre 2008

PICCOLI AGGIORNAMENTI

Dunque dunque dunque:
- come Nonna Piera, ho imparato a fare la glassa (per il sanmartino, eh eh)
- come prof, ho insegnato a correggere le bozze ai miei alunni, assolutamente imbranati con Word (i temi ispirati a Nighthawks stanno diventando un libricino!)
- come dottoranda, sto scrivendo scrivendo scrivendo (una parte poco mia e molto di sintesi di cose lette, che interessa molto poco il mio prof; ma va bene così)
A parte il sonno, quasi nient'altro in queste giornate di pioggia...

venerdì 7 novembre 2008

mercoledì 5 novembre 2008

...E MO VEDIAMO...

Le dieci promesse che riguardano il mondo intero fatte da Obama in campagna elettorale :

  • Ridurre le emissioni di anidride carbonica degli Usa dell’80% entro il 2050 e svolgere un ruolo forte e positivo nel negoziare un trattato vincolante per rimpiazzare il Protocollo di Kyoto in scadenza
  • Ritirare le truppe dall’Iraq entro 16 mesi, senza mantenere basi permanenti nel paese
  • Stabilire l’obiettivo chiaro di eliminare le armi nucleari dal pianeta
  • Chiudere il centro detentivo di Guantanamo Bay
  • Raddoppiare gli aiuti Usa per dimezzare la povertà estrema entro il 2015 ed accelerare la lotta a Aids/Hiv, tubercolosi e malaria
  • Aprire relazioni diplomatiche con paesi come Iran e Siria, per perseguire la pacifica risoluzione delle tensioni
  • De-politicizzare i servizi segreti in modo che non si ripetano mai più manipolazioni come quelle che hanno spinto gli Usa in Iraq
  • Lanciare uno sforzo diplomatico all’altezza di fermare le stragi in Darfur
  • Accettare di negoziare solo nuovi accordi commerciali che contengano protezioni ambientali e del lavoro
  • Investire 150 miliardi di dollari in 10 anni per supportare le energie rinnovabili e raggiungere un milione di auto elettriche in strada entro il 2015

martedì 4 novembre 2008

FESTE NAZIONALI

Oggi è il 4 Novembre.
In classe insegno che è il giorno
in cui si è ufficialmente conclusa la I guerra mondiale (in quartiere, proprio vicino a scuola, passa la via omonima e parliamo spesso di toponomastica risorgimentale) e che è stata, ma non è più, La Festa della Vittoria: a casa dalle lezioni e dal lavoro. Festa in un certo senso anacronistica e ormai in parte abolita: poco da festeggiare di aver vinto la Quarta Guerra d'Indipendenza in quest'epoca in cui ci vantiamo di essere "senza frontiere" e "fratelli di tutti i popoli (occidentali)"; giornata da ricordare, invece, come conclusione del I conflitto mondiale (con tutte le opportune riflessioni al seguito). Il ministro La Russa, invece, ha rilanciato in questi giorni la sua idea di festeggiare il 4 novembre come festa nazionale, con le stesse modalità del 25 aprile e del 2 giugno. A parte il fatto che una giornata festiva in più piacerebbe a tutti, credo però che lo spirito di questa proposta sia oscurare il 25 Aprile come festa nazionale ponendo il 4 Novembre, appunto, come data condivisa per celebrare l'Unità nazionale senza i problemi politici (partigiani vs repubblichini, ecc) dati dalla Festa della Liberazione...

lunedì 3 novembre 2008

NONNA PIER-PAPERA 4

Il tempo delle Piere rischia di diventare monotematico, ma la domenica (piovosa) è fatta per la cucina e ho tentato una crostata alla zucca che si è rivelata ottima...
Unificando la ricetta -rielaborata- de Il cavoletto di Bruxelles e de La cucina della nonna (ottimo librone familiare), ecco la mia versione:

    per la base di frolla:
    200 gr di burro lasciato fuori dal frigorifero
    200 gr di zucchero
    2 uova intere
    400 gr di farina 0
    1 bustina di lievito vanigliato
    per la copertura di frolla:
    100 gr di burro lasciato fuori dal frigorifero
    100 gr di zucchero
    1 uovo intero
    200 gr di farina 0
    1/2 bustina di lievito vanigliato
    per il ripieno:
    500 gr di zucca
    50 gr di zucchero di canna
    1 cucchiaino di cannella in polvere
    1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
    1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere
    2 chiodi di garofano grattugiati (eh eh)

    procedimento:
    Tagliare la zucca a dadini e metterla, con 4 cucchiai di acqua, in una pentola coperta per una ventina di minuti. Scoperchiare e lasciar raffreddare; poi frullare e aggiungere lo zucchero e le spezie.
    In un altro recipiente, lavorare bene il burro insieme con lo zucchero; a parte, frullare le uova e aggiungerle quindi allo zucchero e al burro, incorporandovi poi, secondo l'ordine, la farina passata al setaccio e il lievito fatto cadere da un colino. Con la pasta ottenuta, foderare lo stampo precedentemente imburrato e infarinato (la frolla sarà morbida e appiccicosa, quindi bisognerà stender con le mani!), lasciando un piccolo bordo rialzato.
    Aggiungere la farcitura.
    Stendere la porzione di frolla per il coperchio (in realtà la dose è molto abbondante: si può usarne una parte per fare delle decorazioni) su un foglio di carta da forno -vista la consistenza, è l'unico modo che ho potuto escogitare- e ribaltarlo sulla torta, sigillando grossolanamente e togliendo l'eventuale eccesso dai lati.
    Infornare in forno caldo a 180° per circa 45 minuti.

lunedì 27 ottobre 2008

ADDIO ALLE ARMI

«Non è come nei film. Il cannone non fa: bum. Troppo distante dalle trincee. Il cannone fa piuttosto un brontolio, un rombo lontano, poi un sibilo sempre più forte, più vicino. Il proiettile sta per arrivare. A volte non esplode subito. Altre volte non esplode mai. E' la lotteria della morte.»

(Carlo Orelli,1894-2005, combattente e reduce della Grande Guerra)

In questi giorni ricorrevano un paio di anniversari "storici" (Battaglia di Caporetto e Battaglia di Vittorio Veneto), debitamente "festeggiati" da un pugnetto di dottorandi storici contemporaneisti che hanno di queste manie di ricordare... E proprio domenica, a 110 anni appena compiuti, è morto Delfino Borroni (1898-2008), l’
ultimo reduce italiano della Grande Guerra e l’ultimo cavaliere di Vittorio Veneto:

Concludo il post con le parole di Emilio Lussu:

Il tenente colonnello parlava lentamente, e beveva lentamente. Beveva a sorsi, come si centellina una tazza di caffè.
«Io mi difendo bevendo. Altrimenti, sarei già al manicomio. Contro le scelleratezze del mondo, un uomo onesto si difende bevendo. È da oltre un anno che io faccio la guerra, un po’ su tutti i fronti, e finora non ho visto in faccia un solo austriaco. Eppure ci uccidiamo a vicenda, tutti i giorni. Uccidersi senza conoscersi, senza neppure vedersi! È orribile! È per questo che ci ubriachiamo tutti, da una parte e dall’altra. [...] Se tutti, di comune accordo, lealmente, cessassimo di bere, forse la guerra finirebbe. Ma, se bevono gli altri, bevo anch’io. Non è l’artiglieria che ci tiene in piedi, noi di fanteria. Anzi, il contrario. La nostra artiglieria ci mette spesso a terra, tirandoci addosso. Abolisca l’artiglieria, d’ambo le parti, la guerra continua. Ma provi ad abolire il vino e i liquori. Provi un po’. Si provi. [...] Nessuno di noi si muoverà più. L’anima del combattente di questa guerra è l’alcool. Il primo motore è l’alcool. Perciò i soldati, nella loro infinita sapienza, lo chiamano benzina.»

domenica 26 ottobre 2008

PIATTO RICCO MI CI FICCO (OVVERO NONNA PIERA 3)

Adesso "me la tiro" un po'... Darmi della chef è senz'altro troppo, ma insomma, oggi si è fatta una festina tutti intorno al tavolo da pranzo (non proprio un'altra Festadellavita, però ci si avvicinava) e qualcosina di bbuono l'ho cucinato!
Avevo preparato ieri - sabato sera ruggente, eh eh! - una bella crostata pere&zenzero, seguendo la ricetta che trovate qui (io ho quasi raddoppiato le dosi della pasta); questa mattina, invece, mi sono data alla panificazione e ho fatto i panzerotti, vero mito pier-familiare.
Ecco la versione "bianca" dei calzoni ripieni:
- 250gr di ricotta
- 100gr di salame ungherese
- 50gr di grana grattugiato
- qualche foglia di basilico
- sale e pepe q.b.
Incorporare alla ricotta passata al setaccio il salame e il basilico frullati e il formaggio grattugiato, aggiustare di sale e pepe. Fare dei dischetti di pasta di pane (500gr di farina, magari metà Manitoba e metà normale; un cubetto di lievito di birra sciolto in acqua tiepida zuccherata e lasciato riposare per una decina di minuti; sale e un cucchiaio d'olio - Impastare per una decina di minuti, poi formare una pagnottella, incidervi sopra una croce e, coperta con un canovaccio umido, lasciarla lievitare in un luogo caldo -io accendo il forno al minimissimo- per almeno 45minuti) del diametro di una decina di centimetri e alti 2-3 millimetri e mettervi al centro una cucchiaio da tè del ripieno. Ripiegare e sigillare i bordi, spennellare d'olio e infornare a 250° per una ventina di minuti.
Nel pomeriggio, infine, è arrivato anche un tiramisù bresciano veramente "cicciunazzo": buonissimo!
Fine del post culinario.
E domani è lunedì... ma cominciare la settimana sapendo che sabato sarà festa ("festa" vera: a casa da scuola!) mette già di buon umore e rende tutto più facile.

venerdì 24 ottobre 2008

NOTTAMBULI, SONNAMBULI & C.

Oggi, tema in classe (III media) a titolo unico... e Laprofe ha osato l'esperimento: far scrivere un racconto ispirato a un quadro.

Conclusa l'immane impresa della Correzione, seguiranno più serie e ponderate considerazioni a proposito di questo - sadico? - tentativo.

martedì 21 ottobre 2008

PROBLEMI DI COMUNICAZIONE

Strana conversazione avuta sabato mattina (prima dell' "incidente", perciò) a scuola.
La premessa: lavoro in una scuola paritaria cattolica di cui è dirigente -preside- una religiosa che conosco da molti moltissimi anni.
Il fatto: Sono nella stanza della fotocopiatrice -a fotocopiare, ovviamente- ed entra nel locale la preside. Per fare un po' di conversazione e poiché il fatto m'ha colpita e m'interessa, le dico:
"Lo sa, suora, che il 25 ottobre sarà la Giornata dello sbattezzo?"
"E sarebbe?"
"Sarebbe che chi è interessato è invitato a mandare al proprio parrocco una carta con la quale chiede di essere cancellato dagli elenchi dei battezzati, mi pare di aver capito."
"E perché lo dici a me? Io non voglio essere sbattezzata!"
"...Sì, lo immaginavo... Lo dico a lei perché è una suora e perché insegna religione, magari poteva interessarle..."
Ma dico sempre la cosa sbagliata alla persona sbagliata nel momento sbagliato??? ...è quasi un talento...

lunedì 20 ottobre 2008

CHEEESE

Portata all'Ospedale.
A parte il fatto che faccio sempre ridere i dottori che mi visitano (negli anni ho raccontato loro che: mi era caduto un letto sul piede; ero rovinata, volando da una macchinetta a pedali per bambini, in una specie di esplosione atomica; avevo battuto un gomito scivolando dallo skateboard, ecc ecc), è stato abbastanza imbarazzante spiegare loro che - secondo quello che mi hanno raccontato - dovrei aver voluto acchiappare al volo un ramo, per attaccarmici e dovrei averlo mancato, poi - ma qui ci ho fantasticato sopra io: nessun racconto diretto - potrei aver sbattuto un pochetto, perché ho una botta in testa; potrei aver perso conoscenza, almeno per un attimo; dovrei essermi ripresa dopo alcuni minuti, perché l'unica cosa che ricordo è di camminare verso la casa della discepolina...
Dunque, via ai test fisici e neurologici, che ho superato.
Unico neo della visita, la TAC dell'encefalo: "sistema asimmetrico per minore rappresentazione del ventricolo laterale di dx". Se anche all'altrametàdelmiocervello fosse dato un simile responso, sarebbe la prova-provata che abbiamo un cervello in due! devo ricordarmi di dirglielo...

sabato 18 ottobre 2008

OTTOBRE, CADONO LE PIERE

Oggi si andava "a foglie" (amico Colobo! Florange! che nostalghìa), con la discepolinappenacresciuta, quand'ecco - nel giardino del mio condominio - uno splendido albero con un ramo traverso che sembra dire:
"Salta e aggrappati, Piera!".
Cosa potevo fare?
Ho ubbidito
.

E il ricordo successivo è di me stessa che cammino, a trecento metri da casa, a fianco della discepolina che mi chiede come stia...
E un gran mal di testa.
E del fatto del ramo traverso e di volerlo pigliare al volo, me ne sono ricordata dopo un'ora e un quarto.
Autunno, cadono le p(i)ere.

venerdì 17 ottobre 2008

TUTTI IN PIEDI, GRAZIE

Oggi a scuola abbiamo fatto Stand Up, per il primo anno tutti quanti insieme: 4 classi della Scuola d'Infanzia, 5 della Primaria, 2 della Secondaria di I grado. A vederli dall'alto sembravamo moltissimi! Ma ne scriverò più diffusamente domani, adesso ho dei doveri da prof...
E tanti auguri alla discepolina :-)

PS: L'issopo vive! I germogli di due-semini-su-cinque oggi hanno fatto capolino.

giovedì 16 ottobre 2008

sabato 11 ottobre 2008

LA CODA DELLA (FESTA DELLA) PIERA

(Ultima) festina di compleanno, venerdì pomeriggio-sera... vagamente anticipata ma ugualmente "sorprendente": breve incontro con la discepolina M (l'assenteista ovviamente mancava), grassa cena (caneeederli, porco -losonondovrei- alla griglia, opere d'arte del maestro pasticciere EV) e consegna di un piccolo dono da Piera alla prof. Sono ora possessora di un piccolo kit per iniziare a praticare l'antica arte del bonsai (paaaaazienza, Piera, ci vuole tanta paaaaazienza).
Tornata dalla pizza con gli ex-alunni preferiti, mi accingo dunque a fare la piccola giardiniera. Sterminerò l'Issopo o riuscirò a infondere vita a quei poveri semini rinchiusi in una confezione condom-look?
...farò sapere...

venerdì 10 ottobre 2008

PIER-TARSIO

Ho finalmente trovato un soprannome per L'ultimopiero!
Dopo aver conversato di premi Nobel, mi è tornata tra le mani (mi sono fatta tornare tra le mani) una poesia di Wislawa Szymborska:

    Io, tarsio, figlio di tarsio,
    nipote e pronipote di tarsio,
    piccola bestiola, fatta di due pupille
    e d'un resto di stretta necessità;
    scampato per miracolo ad altre trasformazioni,
    perché come leccornia non valgo niente,
    per i colli di pelliccia ce n'é di più grandi,
    le mie ghiandole non portano fortuna,
    i concerti si tengono senza le mie budella;
    io, tarsio,
    siedo vivo sul dito d'un uomo.

    Buogiorno, mio signore,
    che cosa mi darai
    per non dovermi togliere nulla?
    Per la tua magnanimità con che mi premierai?
    Che prezzo darai a me, che non ho prezzo,
    per le pose che assumo per farti sorridere?
    Il mio signore è buono -
    il mio signore è benigno -
    chi ne darebbe testimonianza, se non vi fossero
    animali immeritevoli di morte?
    Voi stessi, forse?
    Ma ciò che già di voi sapete
    basterà per una notte insonne da stella a stella.
    E solo noi, pochi, non spogliati della pelliccia,
    non staccati dalle ossa, non privati delle piume,
    rispettati in aculei, scaglie, corna, zanne,
    e in ogni altra cosa che ci venga
    dall'ingegnosa proteina,
    siamo - mio signore - il tuo sogno
    che ti assolve per un breve istante.

    Io, tarsio, padre e nonno di tarsio,
    piccola bestiola, quasi metà di qualcosa,
    il che comunque è un insieme non peggiore di altri;
    così lieve che i rametti si sollevano sotto di me
    e da tempo avrebbero potuto portarmi in cielo,
    se non dovessi ancora e ancora
    cadere come una pietra dai cuori
    ah, inteneriti;
    io, tarsio,
    so bene quanto occorra essere un tarsio.
Eccolo qua il nome che ci voleva per Lui: TARSIO!
Il primate più piccolo del pianeta, il tarsio, un animaletto di proporzioni minuscole (solo pochi centimetri di altezza) che vive unicamente in Asia. Grande quanto una mano umana, ha occhi grandissimi rispetto al suo corpo, tanto da poter essere soprannominato “gremlin” (a confronto, noi avremmo delle noci di cocco al posto degli occhi!).
Perfetto.

mercoledì 8 ottobre 2008

DI PIERA IN PIERO

Caduta malata, colpita da infido virus, dopo i festeggiamenti del fine settimana... oggi mi sono vagamente risollevata dal materasso, giusto per sapere che "l'ultimo Piero" (che, in realtà, non apparterrà - di nome - alla nobile e prestigiosa tribù dei Pieridi) sarà allora un maschio. Consci di rischiare molto, perché, come i Simpson, i maschi della famiglia sono portatori di un gene malefico che verso la mezza età li porta alla degenerazione, la sorella e il cognato hanno però festeggiato a suon di paste - non pastine, paste gigganti e squissite! (evviva Enzo Vittorini) - il nascituro.
Sarà Stefano?

martedì 7 ottobre 2008

sabato 4 ottobre 2008

venerdì 3 ottobre 2008

AFFARI

Sto parecchio trascurando questo blog, ma avvengono cose su cose: la scuola, gli studi, Facebook... E perciò, nonostante sia sempre al computer, non ho mai tempo di aggiornare Il tempo delle Piere.
Cosa è successo - brevemente - in questi giorni:

  • il matrimonio del Leo, in trasferta a Mirano
  • la visita a casa del Fratello e della Nuorina a Mestre
  • l'omicio accidentale di Harlock (uno dei tre cuccioli di criceto mestrini) da parte del Fratello
  • la lettura, frettolosa ma accurata, di alcuni dei libri assegnati per le vacanze estive
  • la scoperta di Eddie Vedder
  • la prima delle quattro festine di compleanno: pizza e torta giorno&notte
A parte il fritto misto del buffet matrimoniale, la cosa più notevole credo sia stata la riscoperta della Luisona... Se nella vostra infanzia avete trascurato di leggere i quattro libri delle piccole donne o anche se, al contrario, vi siete dedicati alla lettura della saga alcottiana, rileggete la sua opera adesso che siete grandi (magari spaziando&variando, allargandovi ai racconti gotici e all'altra sua produzione): secondo me vale la pena.
A me è piaciuta molto l'introduzione di Daniela Daniele all'edizione dell'Einaudi.

martedì 16 settembre 2008

NUOVITA'

L'avrei mai detto? no, non credo...
Ho ceduto e, tradendo probabilmente un buon numero di giuramenti ginnasiali (d'altra parte, già insegnando ne infrango parecchi), come souvenir fiorentino (colta gitarella alla Biblioteca Nazionale Centrale e giusto un po' di gastronomia, niente vero turismo), mi sono comprata quello che la mia - temibile e temuta - prof del ginnasio chiamava "
IL LAPIS". Ebbene sì, ho ceduto all'ostentazione dei simboli di potere e ho anch'io la mia matita rossoblu da prof... Giusto perché forse i voti non bastavano ad incutere il terrore nei miei terzani, ah ah ah. D'altra parte, anche ai professori piace lo shopping settembrino.
Infine, pronta ad iniziare domani questo nuovo mini anno scolastico ("mini" solo per me, perché farò pochemapoche ore di lezione), mi sono fatta dare una decisa sforbiciata ai capelli: erano due giorni di noia e inerzia che andavano fatti svoltare. E adesso che sono una Rihanna (pallida da studio, però), posso affrontare la pagina bianca di Word.
Supergnocca col cervello.
Quasi.

(quale quasi? eh eh...)

lunedì 8 settembre 2008

DALL'UTET

Per i 60 anni dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana, l'Utet ne regalerà una copia a chi ne farà richiesta al numero verde 800224664. L’edizione, commentata da Tullio De Mauro e Lucio Villari, propone anche un’analisi storico-linguistica della Carta costituzionale.
Si chiama, si lasciano i propri dati e si aspetta...
Approfittatene!

giovedì 28 agosto 2008

SONO SODDISFAZIONI...

Gita all'INPS, questa mattina, per un controllo sul preventivo per il riscatto degli anni di laurea. Trentasettemila euro mi sembravano un po' tanti... Mi han detto che i cinquecentotrentotto euro e otto centesimi di retribuzione media settimanale indicati non sono in effetti quelli che realmente percepisco (quando mai?!), ma quelli che loro ipotizzano io potrei guadagnare visto il mio attuale stipendio. Dato che finora ho lavorato -per quello che sanno loro- solo come insegnante e mai ad orario pieno, mi chiedo quale brillante carriera possano aver prospettato... mah. E quindi restano valide le 120 comode rate di trecentoepassa euro.
A tasso zero, però.

lunedì 25 agosto 2008

PROVA DI VOLO

E' confermato: sono una supereroina! Dopo gli atti di eroismo e i superpoteri, stanotte ho effettuato la prova di volo (non la prima in assoluto, a dire il vero): quasi volata dal quinto piano -però contenta, dopo aver visto due stelline cadenti- e finita miseramente nella vasca delle rose... Sono tutta ammaccata a sinistra ma non sfigurata. E mannaggia alle balaustre instabili!
Considerato che la settimana scorsa avevo pronosticato, parlando con la sorella Piera maior -invidiosa della mia generale salute-, una sana morte per spiaccicamento e che da un paio d'ore avevo -temporaneamente- ceduto, tramite imposizione delle mani, il mio potente neurone alla discepolina per l'esame di matematica, concludo che è provata pure la mia santità: Piera santasubito, uha uha uha!
(e scusate la botta di autostima)

domenica 24 agosto 2008

ANCORA

Di nuovo prof. A orario ridottissimo, lasciata a studiare, ma ci sarò.
...sognavo già il sussidio di disoccupazione...

martedì 12 agosto 2008

CIAO CIAO...

Partito.
Il Colobo si è fatto brasiliano fino al 7 di gennaio (e penso che mi toccherà proprio fare un'assenza strategica per andarlo a trovare)...
Buono studio e buona gita,
ciaao amicooooo!

lunedì 11 agosto 2008

PIERA COTTA

Questa volta non è "l'angolo della nonna", con la ricetta del momento... sono stata un giorno e mezzo in meritata vacanza sul lago di Garda. La scusa ufficiale era festeggiare i pier-onomastici (9-10-12 agosto), poi, però, poiché i miei fratelli co-festeggiandi si sono eclissati, è diventata un "la gita delle Piere": io, la signora madre e l'ultima Piera abbiamo fatto un'escursione domenicale in Val di Ledro (l'adooooro) verso il rifugio Nino Pernici, pic-nic, Palio degli asini e dimostrazione dei vigili del fuoco a Tiarno di Sopra, pizza & gelato a Riva del Garda.
Per completare, oggi mi sono rifiutata di tornare immediatamente allo studio e mi sono crogiolata al sole di Assenza dalle 10 alle 14 (però sono scesa in spiaggia con una rivista di storia contemporanea e un libro sugli emigrati in inglese)... risultato: una Piera cotta! Il ritorno in Vespa in quel di Verona ha completato l'opera d'arte (body art, per l'esattezza): ho il segno dei pantaloncini a metà coscia, ih ih ih!

Per la rubrica "eventi", si rende noto che il giorno di Ferragosto, nella piazza di Boscochiesanuova, si potranno assaporare gli gnochi sbatui co la fioreta. Gnam gnam.

sabato 9 agosto 2008

NO GRAZIE

Il mantra di oggi: amenonpiaccionoleolimpiadiiononguardoleolimpiadinonmiinte
ressavedereleolimpiadipossofarealtroinvecediguardareleolimp
iadi (bis)

Forse, insistendo un po', me ne convinco... accidenti a 'sti Cinesi.

giovedì 7 agosto 2008

SARA' POI VERO?

Don't say you don't have enough time.
You have exactly the same number of hours per day
that were given to Helen Keller, Pasteur, Michaelangelo,
Mother Teresa, Leonardo da Vinci,
Thomas Jefferson, and
Albert Einstein.

(H. Jackson Brown, Jr.)


E perché a me sembra di non combinare mai niente? Buhaaaa... vatuttomale! Se non si fosse capito, oggi sono di pessimo umore: tristezza infinita...

mercoledì 6 agosto 2008

TRA UN LIBRO E L'ALTRO

Sto "mangiando" libri su libri - di studio - e inizio a sentirmi molto bilingue epperò pure in odio con l'inglese... che stufa! Libri anche di evasione: mi sono fatta il n. 23 (Enrico Brizzi, L'inattesa piega degli eventi) e ho iniziato La donna che sbatteva nelle porte.
Oltre a questi notevoli avvenimenti, ieri ho giuocato a Jenga, dopo molto, moltissimo tempo! Che sarebbe un passatempo da pub (come l'indianata: se un po' non si è bevuto, è meno divertente... ehm), ma per un martedì noioso d'agosto è stato un ottimo diversivo, con discepolina. Supercampionessa!!!